Progettazione della nuova scuola dell’infanzia di Molino Nuovo


concorso

2011 Lugano , CH

coll. Mattia Valente e Alessia Barbiero


La logica insediativa della nuova scuola d'infanzia conferma la regola generale che ha disegnato il tessuto urbano di questa parte di città: stereometrie semplici che definiscono edifici isolati su lotti isolati. Rispetto queste gerarchie consolidate si affrontano due temi nel progetto della scuola d'infanzia:

1. il filtro / diaframma fra gli spazi interni, quelli esterni e la città e viceversa;

2.Il tetto giardino come estensione verticale delle aree esterne.

Gli spazi che si ottengono hanno diverso valore pubblico / privato in coerenza con le attività didattiche per cui sono stati pensati. L'organizzazione planimetrica vede al piano terra i principali spazi climatizzati della scuola d'infanzia mentre al piano primo sono situati i principali spazi aperti riservati alla didattica. L'accesso alle singole sezioni avviene dall'esterno protetto dal portico perimetrale a cui si accede da sud e da ovest.  Lungo i lati est, sud ed ovest sono disposte le aule per le attività tranquille e l'atrio / guardaroba. Procedendo verso l'interno dell'edificio sono disposti i locali di servizio, la sala per le cure igieniche ed il refettorio.  Le aule per le attività di movimento servono due sezioni e sono poste fra le stesse ed il patio interno che le illumina. A nord, sempre al piano terra, vengono collocati i principali spazi comuni che hanno ingressi indipendenti da nord. La comunicazione di questi spazi con le singole sezioni è garantito dagli spazi passanti a servizio.

Dalle  sezioni si accede al primo livello, un tetto giardino filtrato dalla struttura perimetrale, dove si trovano le singole aree didattiche esterne coperte e a verde.

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